Paul Goodwin
Pittura
Nato nel 1951 a Hull nello Yorkshire, Paul Goodwin vive il periodo 1974-1984 tra Londra e l’Africa, lavorando come docente di pittura e fotografia. Nel 1983 è invitato a tenere due mostre personali al Commonwealth Institute di Londra e al Bolton Museum and Art Gallery. In Italia dal 1984, Goodwin si trova coinvolto nell’ambiente artistico di Milano, città in cui, su invito degli scultori Paola Brusati e Giuseppe Spagnulo, gestisce uno studio nella storica “Casa degli Artisti” di Corso Garibaldi fino al 2007. Nel 2010 prende in affitto uno studio in Docks Dora a Torino, dove lavorerà fino al 2013. Il lavoro di Goodwin, fin dagli anni Ottanta, trova riconoscimento nella zona di Milano e di Varese con il sostegno del grande collezionista Carlo Monzino, della Galleria Italiana Arte e dei galleristi milanesi Paolo Seno e Matteo Lorenzelli . Poi inizia una lunga serie di mostre nelle altre città principali italiane e all’estero: Londra, Leeds, Belfast, Bonn, Cologna, Mainz, Madrid, Miami, Zurigo, Harare, Osaka. Nella pittura di Goodwin “ciò che ci si para davanti è la presenza attualizzata delle cose. Esse sono lì, sulla superficie, spesso isolate come idoli non privi di austerità ma alieni da ogni riferimento trascendente, anzi gravidi della vitalità di contingenze specifiche. […] Goodwin, concentrato a rendere vivente quello che vuole mostrare, tende soprattutto a fare della superficie il campo in cui si produce come unico evento l’apparizione di un’immagine che investirà lo spettatore. La superficie presenta un radicale condensato fattuale che genera un imperativo categorico: GUARDA. Cosa si vede? Le superfici sono qualificate da singoli isolati atti di presenza della pittura. Non è possibile dispersione, solo concentrazione e partecipazione” (E. Longari, 2003 per Lorenzelli Arte – Milano). Dal 1992 Paul Goodwin si è dedicato alla lenta riconversione della vecchia cascina dell’Alta Langa Astigiana a Roccaverano, che nel 1998 è diventata la sua residenza principale. “Queste colline, queste valli, questi fiumi, questi lentissimi spostamenti delle masse, dei vuoti, il basso profondo del tempo geologico, poi… un sovrano battere d’ali di una farfalla di notte nel mio studio….. queste cose dipingono me” (Paul Goodwin). In Italia, del suo lavoro hanno anche scritto, per cataloghi, monografie o riviste d’arte: Eugenio Alberti Schaz, Antonio D’Avossa, Riccardo Barletta, Emanuele Beluffi, Michele Bramante, Guido Brivio, Stefano Crespi, Ettore Ceriani, Chiara Canali, Claudio Cerritelli, Alberto Fiz, Chiara A. Lanzi, Elisabetta Longari, Marco Meneguzzo, Marco Senaldi, Dominique Stella. All’ estero: Anne-Marie Bonnet, Ulrike Brandenburg, Guy Brett, Phillipe Daubry, Peter Forster, Alan Friedman, Irene McManus, Phoebe Tait, Chris Till. I suoi lavori sono presenti in collezioni pubbliche e private in Inghilterra, Irlanda, Italia, Germania, Giappone, Libano, Stati Uniti, Sud-Africa, Svizzera e Zimbabwe. Dalle molte esposizioni personali segnaliamo: “Between Europe and Africa”, Bolton Museum and Art Gallery, (UK) e Commonwealth Institute, London (1984); Galleria Italiana Arte, Busto Arsizio (VA) 1987, 1991, 1993; Galleria Seno, Milano 1989, 1983; Lorenzelli Arte, Milano 1990, 1996, 1997, 2003; “Paul Goodwin: a Decade in Milan” The University Gallery, Leeds (UK)1993; Galleria La Tavolozza, Palermo 1990, 1992; Castello di Costigliole d’Asti (AT) 1994; Dramatis Personae” Galleria Fontanella Borghese, Roma 1998; “Paul Goodwin – Opere recenti” Villa Pomini, Castellanza (VA) 2000; BCA Gallery, London 2002, 2007; Kunsthistorisches Institut der Universitat, Bonn 2003; Bergner + Job Galerie, Mainz 2005, 2009; Spirale Arte-Marco Rossi Arte Contemporanea, Milano 2006 (poi Verona e Roma 2007); Museo Diocesano (MuDi) di Milano 2008; “Clouds and Water” Galleria la Contemporania, Torino 2013; “Dialogo” Museo-Gipsoteca Giulio Monteverde, Bistagno (AL). Dalle collettive: “Art from Zimbabwe” Museu Nacional de Moçambique, Maputo 1981; “Zimbabwe Annual”, National Gallery of Zimbabwe 1981, 1982, 1983; “Three artists”, Bulawayo City Art Gallery, Zimbabwe 1982; “For those trees are Elysium” Galleria Martano, Torino 1986; VIII Biennale di Piacenza 1987; “Premio Internazionale Guglielmo Marconi” Fondazione Marconi, Bologna 1988; “Milano punto uno”, studio Marconi, Milano 1989 (poi a Roma, Genova, Torino)“Presenze”, Rocca Paolina, Perugia 1991; EMA – 1/12 Contemporary Art at Nunose Shrine, Osaka 1991; “Milano, Milano” Irish Life Exhibition Centre, Dublin 1993; “Milano: cento artisti per la città” Museo della Permanente, Milano 1995; La Civica Raccolta del Disegno di Salò (nuovi acquisti) 1997; “Babel” a cura di Phillipe Daverio, MIART, Milano 1999; MACAM, Maglione, 1999; “Arte e Natura”, Fondazione Bandera, Busto Arsizio (VA) 2000; MIMAS, Palazzo della Permanente, Milano 2003; “Colour based Painting 1, 2 e 3” Bergner + Job Galerie, Mainz 2004, 2006, 2007; “Look through any Window”, National Gallery of Zimbabwe, Harare 2007;” Premio Internazionale Limen”, Vibo Valentia 2012; “Il Quadro e lo Schermo”, ex Chiesa di San Carpoforo, CRABrera, Milano 2012; “Credere” Chiostri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano; “Premio Pittura Cesare Pavese XXV” CEPAM, Santo Stefano Belbo (CN) 2014 (Premio speciale della giuria); “Monferrato Mon Amour” Palazzo del Monferrato, Alessandria 2014 (poi “Monferrato Oltre il Confine”, 2015)